Rigoletto: sesso, bugie e sacchi di iuta

By admin on Giugno 18, 2016 — 2 mins read

Rigoletto: sesso, bugie e sacchi di iuta. Rigoletto è la prima opera che abbia mai ascoltato, da un lp in cui cantavano Renata Scotto, Alfredo Kraus ed Ettore Bastianini diretti da Gianandrea Gavazzeni; un disco solo coi pezzi più famosi, ascoltato tante volte e imparato a memoria, come succede sempre con le cose che capitano da bambini. Molto tempo dopo ho interpretato Rigoletto in due occasioni: durante le stagioni 2009 e 2013 del Teatro Massimo; in entrambi i casi gli aspetti salienti rilevati anche nel poster sono stati quelli dell’erotismo e del movimento, un movimento nervoso che anima tutta l’opera, non solo il suo protagonista. Nel primo caso la riproduzione di un “gioco di penna” disegnato tra Cinque e Seicento su un fondo fiammeggiante, rende l’irrequietezza di Rigoletto e la sua proteiforme deformità, pronta a ghermire uomini e donne in una possessione ricca di ambiguità; nel secondo caso il fiore e il suo pistillo mi sembrano rimandare molto alla figura giullaresca e a una soggiacente pornografia, come di membro sempre proteso, che avverto essere la modalità principale della drammaturgia e della sua musica.

Rigoletto

Rigoletto
Cfr.: Musica, Opera, Poster