Giovani e bravi musicologi che lavorassero di buona lena: era questa la forza lavoro preferita per i libri di musica che uscivano col marchio L’Epos, persone che ho contribuito con convinzione a reclutare finché ho ritenuto che fosse giusto farlo. Alcuni, come il bravissimo Andrea Garavaglia, risposero con particolare prontezza: è infatti pronto, utile e maneggevole, proprio nello spirito dell’alta divulgazione cui si tendeva allora, il suo libro su Alessandro Stradella, maestro della vocalità barocca che in Italia vanta anche un’Edizione Critica Nazionale delle opere (alla quale, qualche anno prima, avevo rifiutato di partecipare a mia volta, perché troppo preso da altre cose). Bozza arrivata come si deve, lavoro di buon dialogo; ma si tratta pure sempre di compositori che i musicologi preferiscono studiare dalle fonti e che i musicofili quasi non conoscono, ragion per cui le vendite furono, more solito, pochissime.
Stradella
Cfr.:
Editing,
Libri, Books