Nabucco, Giuseppe Verdi. Due Nabucchi fino ad ora: uno nel 2010 e l’altro nel 2013. Nel primo (inaugurale della premiata serie con le foto colorate su fondo nero) su tendevano a sottolineare i temi della religione e della memoria, nel secondo (floreale) era più una questione di giochi allusivi alle forme, ma non mancò chi, da Parma, cioè dalla terra di Verdi, riconobbe subito nel nostro fiore, il copricapo di Nabucodonosor. Cappelli… quasi non si riesce a immaginare Giuseppe Verdi senza il cilindro né nessun altro uomo dell’Ottocento senza questo fondamentale distintivo sociale, sarà per questo che tanto melodramma di quegli anni vien voglia d’immaginarselo col cappello in testa?